La manutenzione ordinaria di una piscina ad acqua salata è simile alla manutenzione di una piscina trattata con cloro. Un’attenzione particolare va posta nel controllo del pH dell’acqua, per evitare che si innalzi sopra i limiti consentiti.
Per il resto la manutenzione è identica, quindi si impiegheranno flocculanti e antialghe per mantenere l’acqua limpida, sequestranti di calcare nel caso l’acqua ne contenga livelli elevati, e i tradizionali interventi di manutenzione straordinaria in vista dell’inverno e in occasione della riapertura estiva della piscina interrata. L’impianto idraulico, essendo il cuore della piscina ad acqua salata, richiede la normale pulizia del filtro e del sistema di filtrazione, cui va aggiunto il controllo del clorinatore e la pulizia della cellula del clorinatore una volta a stagione.
Durante la fase di riapertura vanno controllate le parti metalliche all’interno della piscina per verificarne lo stato di integrità. Ricordiamo che uno degli effetti negativi dell’acqua salata è una maggiore corrosione dei metalli che vengono a contatto, soprattutto se di qualità scarsa o non sufficientemente protetti.                                Per il resto la differenza tra la manutenzione di una piscina normale e la manutenzione di una piscina ad acqua salata si ha esclusivamente in un maggior controllo dei valori delle acque, con particolare attenzione al pH.

PERCHE’ PREFERIRE UNA PISCINA AD ACQUA SALATA?

Per mantenere l’igiene dell’acqua della piscina solitamente si impiega il cloro. Ma il cloro è un prodotto chimico che va quindi manipolato e stoccato con cautela e può provocare reazioni sgradite in persone sensibili, che vanno dall’irritazione alla nausea.
Ma esistono diversi trattamenti alternativi per evitare queste spiacevoli reazioni, tra i quali l’impiego del sale che rappresenta la soluzione più è impiegata, sicura e semplice da adottare.

COSA SUCCEDE?

L’elettrolisi provvede a scomporre la molecola di cloruro di sodio (il sale da cucina che troviamo sulla nostra tavola) in due ioni caricati elettricamente: lo ione cloro negativo e lo ione sodio positivo.
Una volta scomposti gli ioni sono liberi di riaggregarsi o di rimanere separati, e ciò è dovuto ad una concomitanza di fattori come la distanza tra gli elettrodi, il pH della soluzione, l’agitazione dell’acqua durante il processo e altro.
Se rimangono liberi si ha la formazione di cloro (Cl2) e soda caustica (NaOH), e il cloro prodotto dall’elettrolisi in questo caso avrà la funzione di disinfettante, oppure possono ricombinarsi tra loro formando ipoclorito di sodio puro (NaClO), di cui si conoscono le proprietà disinfettanti.

IN CHE TIPO DI PISCINA POSSO USARE IL SALE?

La sterilizzazione con il sale si può impiegare sia nelle piscine fuori terra sia nelle piscine interrate.
Per avere una piscina fuori terra ad acqua salata si inserirà il sale nella piscina che verrà trasformata dal clorinatore posto all’esterno, nell’impianto normalmente impiegato per il trattamento dell’acqua, che durante il processo di filtrazione genererà cloro naturale e, in seguito all’ossidazione elettrocatalica del sale, restituisce l’acqua igienizzata che viene immessa all’interno della piscina.
Il trattamento si esegue anche nelle centraline per piscine interrate, grazie alle centraline di dosaggio.
E’ possibile installare gli sterilizzatori a sale per piscine interrate senza grossi lavori di adattamento dell’impianto e sono altrettanto semplici da usare. Consentono un trattamento dell’acqua della piscina esterna con acqua salata completo, riducendo gli interventi di manutenzione. All’interno del clorinatore l’acqua della piscina passa attraverso gli elettrodi della centralina che trasformano il sale in cloro naturale e ipoclorito di sodio, i principali agenti igienizzanti, rinviando in piscina l’acqua pulita e trattata.
E’ anche possibile convertire facilmente qualsiasi piscina, interrata o meno,in una piscina ad acqua salata.
Per convertire una piscina ad acqua salata bisogna installare un clorinatore a sale, ovvero un generatore di cloro naturale e ipoclorito di sodio ricavato dal sale, mediante l’elettrolisi salina.
La trasformazione è abbastanza semplice e rapida, proprio perchè i kit per piscine ad acqua salata si adattano a tutti i tipi di piscina. Oltre al clorinatore si dovrà realizzare una modifica alle tubature che immettono l’acqua nella piscina tramite le bocchette di immissione, realizzando un bypass con valvole a sfera e la piscina tradizionale viene così convertita in breve tempo in una piscina ad acqua salata.

Manutenzione di una piscina ad acqua salata per piscine interrate                                                                              Manutenzione piscine ad acqua salata per piscine fuori terra

VANTAGGI DI UNA PISCINA AD ACQUA SALATA

  •  Eliminazione dell’odore sgradevole di cloro;
  •  Produzione continua e dosaggio automatico del cloro;
  •  Riduzione nell’utilizzo di prodotti chimici;
  •  Concentrazione di cloro minore nell’acqua, con conseguente riduzione dei danni per la salute, per la vista e per la pelle dei bagnanti, specialmente dei soggetti allergici, dei bambini e delle persone anziane;
  •  Risparmio notevole, in quanto viene utilizzato del sale stabilizzato in pastiglie;
  • A una normale condizione dell’acqua e grazie a un corretto utilizzo, un generatore di cloro può durare dai 3 ai 5 anni circa;
  •  Alcuni clorinatori per piscina moderni permettono la ionizzazione del rame, con il rilascio di ioni dal potere battericida e alghicida;
  •  La leggera salinità della piscina ad acqua salata ricorda molto l’acqua di mare, mentre l’assenza di odore di cloro renderà il bagno più confortevole;
  •  Grazie ad un minore utilizzo di prodotti tossici, la durata di una piscina ad acqua salata sarà più longeva.

SVANTAGGI DI UNA PISCINA AD ACQUA SALATA

  • Non elimina totalmente la necessità di utilizzare dei prodotti chimici (specie dopo lunghi periodi di inutilizzo), ma la riduce solamente;
  • Necessità di monitorare e regolare costantemente i valori di sale e di pH (operazioni che vengono comunque eseguite anche in assenza del clorinatore). Il ph dell’acqua va tenuto sotto stretta osservazione perché normalmente le piscine salate tendono a portarsi su un livello di pH superiore, che necessita di un riduttore di pH per riportarlo entro i livelli accettabili. Alti livelli di pH possono indurre a problemi di corrosione sia dell’impianto che della piscina;
  • Il clorinatore a sale non è proprio l’ideale per piscine molto grandi e molto utilizzate (ad esempio le piscine pubbliche);
  • Il sale va inserito direttamente nella vasca;
  • La manutenzione del generatore di cloro, del sensore elettrico e delle sue componenti, dev’essere continua e meticolosa.

 

1 VOLTA AL GIORNO1 VOLTA A SETTIMANA
  1. fa’ una pulizia superficiale con retino
  2. svuota i cestelli della pompa
  3. pulisci gli skimmer
  1. aspira
  2. controlla i livelli dell’acqua
  3. testa il cloro libero
  4. stabilizza il pH
1 VOLTA AL MESE1 VOLTA ALL’ANNO
  1. controlavaggio al filtro
  2. controlla la salinità
  3. controlla l’alcalinità
  4. controlla la durezza calcio
  5. controlla i metalli
  1. controlla la cella del clorinatore
  2. controlla gli anodi di zinco (se presenti)
  3. apertura
  4. chiusura